MY AMERICAN DREAM
Quando ero piccolo guardavo Happy Days.
Anzi no. Quando ero piccolo mio padre era malato ed io guardavo Happy Days a casa del mio amichetto Paolo al piano di sotto mentre nella mia infuriava la tempesta.
Guardavo e sognavo. Sognavo una vita normale, una famiglia normale come quella del mio amichetto, come quella della famiglia Bradford, con una casa grande, con un padre normale e con tanto amore. Perchè la mia non lo era. Mio padre era bipolare e sognava di fare il cantante mentre io vivevo dai nonni nell'appartamento accanto.
Così col passare, degli anni sono cresciuto fra casa del mio amichetto e quella dei nonni sognando l'America per quello che per me rappresentava, un'isola felice nella tragedia di ogni giorno.
Questo sogno non si è mai spento. La mia famiglia si è disintegrata ed io sono sopravvissuto solo grazie ad esso, il motore che mi ha dato la forza di creare il mio futuro e che ha forgiato la persona che sono oggi.
Il mio Sogno Americano, un’America che non ho mai visto.
MY AMERICAN DREAM
When I was eight I watched Happy Days.
Indeed not. When I was little my father was sick and I watched Happy Days winth my best friend Paul in his house while in mine the rage blowns.
I watched and dreamed. I dreamed of a normal life, a normal family like the one of my little friend, like the Bradford one, with a big house, with a normal father and with so much love. Because mine was not. My father was bipolar, dreaming to be a singer while I was living with his grandparents next door.
So over, the years I grew up between the house of my friend and my grandparents dreaming of America for what it represent to me, a happy island in the tragedy of every day, like Neverland.
This dream has never turned off. My family has disintegrated and I survived only thanks to it, the engine that gave me the strength to create my future and that forged the person I am today.
My American Dream.
A search that still continues now.